Lyrics

[INTRO]
C’era una volta, in un mercato affollato,
Un pescivendolo, il più strano mai incontrato…
Chiamato “il Pagliaccione” per il suo odore,
Ma lo strano è che a lui mica importa il dolore!

[VERSE 1]
Tra i banchi di pesce con la faccia di gomma,
Portava sempre lo stesso, il suo odore è una somma.
Non usava sapone, mai un bidet,
Una nuvola di puzza, come un vecchio ballet.

[CHORUS]
Il Pagliaccione, oh, che esibizione!
Con le sue maniere, fa sudare le visioni.
Per ogni spicciolo, un grido di paura,
Ma il suo corpo affonda, nella stessa sventura.

[VERSE 2]
Un giorno gli ecuadoregni, per ristrutturare,
Scapparono a gambe levate, stanchi di respirare.
“Troppo caro!” strillò, con cuore avaro e freddo,
Rimase solo, chiacchierato, in un mare di letame.

[CHORUS]
Il Pagliaccione, oh, che esibizione!
Con le sue maniere, fa sudare le visioni.
Per ogni spicciolo, un grido di paura,
Ma il suo corpo affonda, nella stessa sventura.

[BRIDGE]
E nel suo regno di pesci e di puzza,
Chiudeva gli occhi, per lui era una scusa.
Un mondo avaro, lontano e chiuso,
Fino a quando un giorno, si sentì confuso.

[VERSE 3]
Pensò, “Ho un’idea! Posso risparmiare!”
Chiudendosi in bara, non dovrà mai pagare.
Con un ultimo sorriso, il suo piano di fuga,
Ma l’odore rimase, come una maledizione superba.

[CHORUS]
Il Pagliaccione, oh, che esibizione!
Con le sue maniere, fa sudare le visioni.
Per ogni spicciolo, un grido di paura,
Ma il suo corpo affonda, nella stessa sventura.