Lyrics

Io che m’ero illuso d’un mondo diverso
finisco a far swipe tra un meme e un verso,
con gente che parla, non dice più niente,
fingendo pensieri da influencer.

C’è chi s’indigna con la story al mattino,
poi vende l'anima per un cappuccino,
che si fa vegano solo in vetrina
ma intanto ha lo sponsor della bisteccheria.

E io che di notte scrivo canzoni
che nessuno ascolta, tranne i bot coi droni.
E sogno rivolte, ma scrollo col dito,
un like alla rabbia e poi mi contraddico.

[Ritornello urlato, come Guccini]

E vaffanculo al politicamente corretto,
che dice "non puoi" ma poi ride perfetto,
che censura parole, ma non le intenzioni,
che fa la morale dai propri salotti coi milioni!
Che si offende se parli, si offende se taci,
che fa rivoluzioni coi filtri e coi baci.


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Ho smesso di leggere certi giornali,
son pagine vuote con titoli uguali,
"Scandalo!", "Shock!", "Vergogna!", "Boom!"
l’informazione ha perso il suo zoom.

La sinistra su TikTok balla coi meme,
la destra fa live coi commenti estremi,
la gente si schiera ma manco sa come,
basta che urli, e poi ti perdona il nome.

Io che vorrei solo dire il mio sdegno
senza passare per boomer o genio,
scrivo 'sta roba che non leggerai,
tanto tu ascolti chi fa "tra-ra-rai".


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[Ritornello finale, più esasperato]

E allora fanculo anche a questa cultura,
che ama il successo ma odia la lettura,
che cita Pasolini per farsi fighetta,
ma poi fa i reel sulla "pelletta perfetta".
Io me ne sbatto del trend e del reel,
mi tengo il cervello, che è fuori dal deal.


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[Finale parlato, come sfogo]

Che poi a pensarci, manco mi incazzo,
solo che il mondo m’ha rotto il c...
E se sei arrivato fin qua a leggere,
forse sei l’ultimo che non si fa leggere.


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