Lyrics

Strofa 1:
Capelli ricci e polvere bianca,
tra marmi antichi lui mai si stanca,
col cuore allegro e lo scalpello in mano,
Giovanni lavora piano piano.

Tra croci d’oro e scritte d’amore,
ci mette sempre tutto il suo cuore,
precisione è la sua missione,
e ogni lapide è una canzone.

Ritornello:
Giovanni Maceri, re del cimitero,
la sua passione non ha un mistero.
Tra foto, nomi e una dedica vera,
fa arte ogni giorno, anche sotto la sera.
E con Lorenzo che gli manda le pose,
crea capolavori tra mille cose.
Tanta gente lo stressa, ma lui non cede,
è il marmista che il cielo già vede.

Strofa 2:
Arrivano in fila con urgenze e drammi,
“Serve la lapide per lunedì, Giovanni!”
Ma lui sorride, respira profondo,
trasforma lo stress in un gesto rotondo.

Le mani forti, la mente sveglia,
cura ogni curva, ogni piccola stella.
Con una radio che canta piano,
mette il silenzio in ogni piano.

Ritornello:
Giovanni Maceri, re del cimitero,
la sua passione non ha un mistero.
Tra foto, nomi e una dedica vera,
fa arte ogni giorno, anche sotto la sera.
E con Lorenzo che gli manda le pose,
crea capolavori tra mille cose.
Tanta gente lo stressa, ma lui non cede,
è il marmista che il cielo già vede.

Bridge:
Un artista tra le tombe e i cipressi,
con la mente tra i santi e i riflessi,
Giovanni non dorme, ma sogna lo stesso:
una lapide fatta con amore e rispetto.

Ultimo ritornello (più lento e solenne):
Giovanni Maceri, con cuore leggero,
fa vivere il marmo in modo sincero.
Nessuno come lui, nessuno davvero,
è il nostro amico, il re del cimitero.