Lyrics

Yo…
Questa non è solo una storia.
È un segno inciso sull’asfalto…
e sulla pelle.
21 aprile.
Da quel giorno…
niente è stato più come prima.

Ventuno aprile.
Quel pomeriggio ti sentivi Dio.
Golf Erre, quattrocento cavalli che spingono,
scarico che spara, il quartiere lo sente, la città si prepara.
Ridevamo… ma l’aria era pesante.
L’asfalto bollente, il cielo incendiato.

Curva bastarda, centosessanta all’ora…
boom.
Tutto si ferma.
La vita appesa a un filo.
Ma siamo ancora qua.
Vivi. E segnati.
Cazzo.

Questa è la nostra storia,
scritta sul cemento, tra paura e memoria.
Una corsa maledetta, la notte ci sfida,
una botta secca… che ti cambia la vita.

Quel giorno maledetto, il cielo che brucia,
motore che urla, la sorte ci punge.
Riccardo che stringe, noi dentro la giostra,
la strada ci sfida, la morte ci ascolta.

Centosessanta, sole che spacca,
il cuore che corre, la mente si stacca,
gas fino in fondo, curva assassina,
l’asfalto si apre, la sorte s’inchina.

Prima che scatta, frizione che strappa,
seconda che spinge, la curva ci chiama,
terza che urla, la traiettoria è storta,
la strada si stringe… è qui che si cambia.

Volante che molla, l’auto che sbanda,
il muro davanti, la fine che avanza.
Vetri che volano, l’impatto che arriva,
il tempo si ferma, la testa che gira.

Frenz piegato, costola toccata,
Lorenzo stordito, Riccardo che cala.
Sguardo fisso su un cielo che arde,
l’auto respira, ma il gelo ci assale.

Schegge sul volto, memoria che graffia,
oggi siamo vivi… e questo ci basta.
Vaffanculo a quella curva bastarda,
che ci ha quasi portato via la strada.

Abbiamo inciso l’asfalto col tempo,
guardato la fine da dentro al cemento.

Bruciavamo l’asfalto, con rabbia in corsa,
in una sera di fuoco che ha girato la sorte.
Ora portiamo il marchio sul cuore e la pelle,
vivi sul serio… vivi per sempre.

Sai…
la velocità ti fa sentire vivo,
ma in un attimo può spegnerti.

Quella sera non siamo morti per caso.
Siamo usciti da quell’auto per miracolo.
Poteva finire tutto…
ma siamo ancora qua.

Con le ossa un po’ segnate,
ma il cuore che batte più forte di prima.

E da allora abbiamo capito una cosa:
non serve correre per sentirti vivo.
Serve capire che ogni respiro…
è un regalo.