Lyrics

Roberto nasceva più di 60
anni fa in un piccolo paesino nella campagna toscana in provincia di Lucca.
Aveva fatto le scuole elementari nel suo paesello insieme ai audio amici tra cui Alessandro che era anche il suo secondo cugino perché Marianna, la nonna paterna di Roberto, era la sorella di Isola, la nonna materna di Alessandro.
Alessandro a scuola é sempre stato bravissimo e Roberto se l’é sempre cavata ma rispetto ad Alessandro era una spanna indietro.
Nel paesello, Roberto aveva tanti amici con cui giocava ogni giorno.
Vittoriano, figlio di Nello e Giovanna che avevano il negozio di alimentari Conad.
Roberto era molto amico anche di Cinzia, la sorella più grande di Vitto.
Nella loro famiglia c’era anche Maruska, la sorellina più piccola che era molto amica di Silvia, la sorella di Roberto; avevano la stessa età e giocavano sempre insieme.
Roberto e Vitto erano amici anche di Mario, un ragazzone grassoccio e molto buono di carattere e di Lorenzo che abitava vicino a tutti gli altri nella casa verde di angolo nel vicinato.
Anche Andrea della distilleria era un loro amico anche se, come Alessandro, non abitava nel vicinato ma un pò più lontano e quindi non era sempre presente a giocare nel gruppo.
Roberto, Vittoriano, Mario e Lorenzo giocavano a guardie e ladri, andavano ad ammazzare le lucertole con la carabina ad aria compressa, andavano al laghetto di Gigi a pescare le trote d’inverno e le carpe d’estate ma non prendevamo quasi mai niente e allora Gigi,per compassione li faceva pescare nel vivaio per fargli portare a casa almeno una pesce a testa.
Poi andavano a catturare gli uccellini con le palme.
Prendevano degli stecchi, li coprivano di paina, ossia di colla che compravano nel negozio di caccia e pesca di Marta e poi mettevano un lucherino in gabbia e aspettavano che iniziasse a cantare così attirava altri lucherini che si appoggiavano sui rametti e ci rimanevano incollati.
Allora prendevano della terra per togliere la sabbia dalle piume e li mettevano in gabbia.
Roberto andava anche a caccia con il suo papà nel capanno ma in questo caso usavano il fucile e sparavano agli uccelli sugli alberi ma non sempre facevano centro.
Il fucile che usavamo si chiamava Tronchetto e sparava una cartuccia di piombini alla volta e quindi andava sempre ricaricato.
I 4 amici del vicinato trovarono una nidiata di 5 cani cuccioli, uno più bello dell’altro e tutti ne presero uno eccetto vittoriano che ne prese due che chiamò Laika e Fido.
Roberto ne prese uno tutto nero con una stella bianca alla gola e lo chiamò Bandito.
Bandito trascorreva tutto il giorno con Roberto, era la sua ombra, al mattino lo accompagnava a scuola e stava fuori sullo scalino ad aspettarlo sino alla fine della lezione per poi tornare insieme a lui a casa.
Bandito per Roberto era il cane più buono e bello del mondo ma una mattina, dopo mesi, Bandito sparí e Roberto pianse ogni giorno e si chiedeva che cosa era successo, ma bandito non tornò più.