Lyrics
Alcuni inseguono per tutta la vita
uno scopo, una meta infinita:
un meccanismo da disegnare,
un seme di grano da coltivare,
un incrocio di canarini particolari,
la casa perfetta da poter abitare.
Altri, in asili o case di cura,
ritentano soli un’impresa sicura:
calcoli folli, moto perpetuo,
rivoluzioni di spirito inquieto.
Sono uomini e donne derisi,
commiserati, giudicati imprecisi.
L’ambizione si pensa eccessiva,
l’obiettivo sembra fatica lasciva.
Ma al confronto, nulla è tanto grande,
né impresa spaziale né invenzione importante,
quanto il sacrificio che fanno questi cuori
per un’idea che supera i loro dolori.
Hanno famiglie, amici, figli vicini,
maestri, direttori e persuasori divini,
che esortano a vivere nella quotidianità,
a non inseguire sogni di vanità.
Essi vedono, sanno e ripetono chiaro:
"Pensa a quel che fai, lascia il sogno amaro."
Non si sbagliano, i saggi parlanti:
è duro il cammino di questi viandanti.
Il sonno è agitato, la salute in calo,
senza una speranza, in balia di un giallo.
Non sono coraggiosi come giocatori,
né politici, strateghi o imprenditori.
Non hanno fede, tradiscono spesso,
sovvertono il mondo, si perdono d’appresso.
Non cercano fama né gloria o martirio,
ma è grazie a loro che l’uomo ha un criterio.
Pensando a loro, oggi ti scrivo,
in questo presente che non è più vivo.
Senza speranza, chiusi dalla saggezza,
da una storia di vecchia pesantezza.
Ti chiamo a un futuro di penuria amara,
ma chiedo la tua insania più cara,
perché la mia trovi forza e respiro,
perché possiamo insieme vedere un destino.
Eppure, tutto questo è poco al confronto
del nulla di chi insegue un sogno profondo.
Essere umani è a volte rassegnarsi,
ma essere più umani è sempre darsi.