Lyrics

---

[Intro – parlato o lento]
E quanto ti capisco, caro Maestro,
quando scrivevi il tuo veleno…
Io sto qui, alle quattro del mattino,
con l’angoscia, ma senza vino.
Solo col mio umore e il mio destino,
perso per colpa di qualche cretino.


---

[Strofa 1]
Mi vedete, fate i sorrisi,
poi girate l’angolo, cambiate visi.
Che ho amanti, che spaccio, che vivo di fumo,
ma io sono pulito, e voi fate fumo.

Non porto maschere, non so fingere,
voi che vi nascondete per ridere.
Tutti esperti, tutti santi,
ma vivete di pettegolezzi e conti degli altri.


---

[Strofa 2]
Mi guardate storto, ma siete uguali,
prima le strette di mano, poi i pugnali.
Mi volete sporco per sentirvi puliti,
parlate di me, ma parlate tra falliti.

Fate finta di niente, ma avete paura,
io dico le cose, voi solo a mezza voce.
Siete il coro dei codardi senza una firma,
e io vi rispondo col dito che vi merita.


---

[Strofa 3]
Gli amici? Solo quando gli servi.
Poi spariscono come le luci nei nervi.
Quando ero in piedi, tutti a brindare,
quando ho vacillato… nessuno da chiamare.

Va bene così, ho fatto lezione,
meglio da solo ma con direzione.
Mi tengo stretto chi c’è davvero,
gli altri li saluto con il cuore leggero.


---

[Finale]
Io vado avanti a testa alta,
sulle curve dove il tempo scarta.
E se vi rode che non mi avete spento,
sapete bene che potete baciare...

…il dito che alzo e che vi meritate.
Io continuo sulla mia strada,
e in culo a voi che parlate.